Il digiuno intermittente è solo una moda passeggera o ne vale davvero la pena?
C'è un argomento che mi ha reso più popolare durante il mio viaggio, molto probabilmente perché è qualcosa di completamente estraneo a ciò che è generalmente raccomandato e di cui sentiamo sempre parlare.
Qualche anno fa, circa 4-5 anni fa, ho sentito parlare di un protocollo chiamato IF, che sta per Intermittent Fasting, o in portoghese, Intermittent Fasting.
Il digiuno intermittente consiste fondamentalmente in un protocollo in cui consumiamo i nostri pasti durante un certo periodo di ore, ad esempio 8 ore, e il resto della giornata non mangiamo nulla, cioè digiuniamo.
Questo argomento ha suscitato il mio interesse per una serie di motivi, in particolare per le meraviglie che ha offerto, tra cui:
- Mangiare molto ad ogni pasto
- Mangia quello che vuoi dopo l'allenamento
- Crescere e asciugarsi allo stesso tempo
Naturalmente si trattava di una mia interpretazione errata della realtà, mentre guardavo di nuovo una formula magica che non esiste.
Questo protocollo è diventato sempre più famoso nel tempo, tuttavia sii scettico ogni volta che senti cose del genere:
- "Le calorie non contano finché mangi entro una finestra oraria di 8 ore!"
- “Il tuo corpo assimilerà tutta la spazzatura che mangi dopo l’allenamento, perché trasformerà tutto in muscoli e non grasso!”
Sebbene l’IF sia un protocollo che ho applicato a molte persone con cui ho lavorato e che ho utilizzato, me compreso, per molti anni, concludo quanto segue: non esiste una dieta in cui la finestra oraria si sovrappone in qualche modo all’apporto calorico totale giornaliero o la rispettiva divisione dei macronutrienti.
In questo senso, la base di qualsiasi dieta deve essere un apporto calorico adeguato, con macronutrienti opportunamente adeguati.
Nel mio caso particolare, ho usato IF, con una finestra di 8 ore in cui venivano consumate calorie e trascorrevo 16 ore ogni giorno senza mangiare. Perchè è questo?
- È molto più semplice preparare meno pasti
- È più semplice contare i macro, essendo più coerenti e accurati
- Impariamo facilmente a controllare il nostro appetito e a sentirci estremamente sazi dopo un pasto abbondante.
- In teoria, alcuni studi confermano che sarebbe un modo efficace per bruciare più “grasso ostinato”. Ciò si applicherà solo alle persone con percentuali di grasso molto basse (<10%)
Pasti abbondanti vs pasti piccoli
Perché preferisco collocare le persone con pasti più abbondanti?
Si tratta di giocare con il budget giornaliero.
Le persone con meno calorie (possibilmente in fase di taglio) solitamente traggono beneficio, da un punto di vista psicologico, consumando pasti più abbondanti.
E la semplicità?
La maggior parte delle persone avrà grandi difficoltà a seguire lo stile di bodybuilding di 8 pasti al giorno. Sarà più difficile seguire 3-4 pasti al giorno, cercando di raggiungere lo stesso numero di calorie, con gli stessi risultati (almeno).
In sostanza, ciò che sconvolge di più è evitare un pasto al giorno, la colazione.
Ma in realtà questo pasto è davvero così importante?
Facciamo una piccola analogia.
La colazione in inglese si chiama “breakfast”, break significa spezzare e fast significa digiunare. In questo senso la colazione è il pasto che interrompe il digiuno notturno, ovvero questo protocollo prolunga solo il digiuno, il che significa che il primo pasto è all'ora di pranzo.
Conclusione
Il numero dei pasti giornalieri, o l'orario in cui vengono consumati, non ha un effetto benefico sul risultato finale per quanto riguarda il livello della composizione corporea.
Pertanto, prova a utilizzare le tue preferenze personali per questo scopo.
Crea una routine adatta alla tua vita e che ti consenta di utilizzare l'apporto calorico adatto ai tuoi obiettivi, senza essere vincolato a orari o numeri limitati.
Nel mio caso particolare vivo bene con due pasti al giorno, ma non biasimo nessuno che debba dividerli in quattro o cinque, purché questa divisione permetta di mantenere rigore e precisione.
In breve, vale la pena questo protocollo?
Non è una formula magica, ma in molti casi è una grande risorsa per raggiungere i propri obiettivi senza inutili sacrifici e ottenere ottimi risultati.
Infine, ecco alcuni studi interessanti relativi all’argomento.
Questo studio fa un confronto tra un pasto al giorno e tre pasti al giorno.
Gli individui che consumavano un solo pasto al giorno avevano una diminuzione della massa grassa e del cortisolo.
Questo studio conclude che mangiare sette pasti non aumenta il metabolismo rispetto a mangiare due pasti al giorno.
Questo studio mostra che non ci sono differenze significative nella perdita di grasso tra 3 pasti al giorno e 6 pasti al giorno.
Questo studio dimostra che la frequenza dei pasti non aumenta il metabolismo.
Due pasti rispetto a sei pasti, anche in questo caso nessuna grande differenza.
Articolo scritto dal Team Sik Nutrition
[immagine dell'autore=?https://ginasiovirtual.com/wp-content/uploads/2016/01/logo-sik.jpg? ]Team Sik Nutrition è un giovane gruppo di persone appassionate del mondo del Fitness. L'obiettivo del Team è guidare, educare e motivare coloro che sono interessati a raggiungere i propri obiettivi di salute e fitness/prestazioni. Tutta questa condivisione si basa sui fatti scientifici e sull'esperienza dei membri del Team.
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